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Dina Forniture - Il microonde

Il microonde e la sua rivoluzione nelle cucine professionali e domestiche

Il forno a microonde è uno degli elettrodomestici più utilizzati in assoluto negli ambienti domestici, ma anche nelle cucine professionali. E’ arrivato il momento di parlare di questo strumento, ma prima di analizzarne le caratteristiche tecniche vale la pena parlare della sua storia e di come fece la sua comparsa nel mondo tra gli elettrodomestici.

LA STORIA DEL MICROONDE
Siamo negli anni della Seconda Guerra Mondiale
, le forze politiche inglesi e statunitensi si incontrano per discutere dei radar da utilizzare durante il conflitto. L’ingegnere Percey Spencer, impiegato di un’importante azienda del settore della difesa americana, è l’incaricato alla costruzione di magnetron, apparati dei radar.

Durante una delle sue sperimentazioni l’ingegnere si accorge che la tavoletta di cioccolato all’interno della sua tasca si è sciolta: quanto basta per avere un’intuizione che cambierà la vita di molti americani e, in seguito, del resto del mondo.

Spencer capisce che le microonde prodotte dal magnetron sono in grado di riscaldare gli alimenti e passò alla sperimentazione. 

Il primo cibo che provò a cuocere furono i pop corn, in seguito provò con un uovo, che però esplose in faccia a uno degli sperimentatori.

Nonostante gli “imprevisti” iniziali, nel 1946 venne brevettato il processo di cottura a microonde e nell’anno successivo fu realizzato il primo forno a microonde della storia, il Radarange. Era alto quasi due metri e pesava 340 chili.

A causa delle dimensioni e del costo oneroso i primi ad utilizzarlo furono i ristoratori delle grandi navi da crociera e dei vagoni-ristorante dei treni a lungo tragitto.

Fu solo negli anni sessanta che cominciarono ad essere prodotti forni a microonde simili a quelli odierni e una decina di anni dopo la tecnologia si era evoluta a tal punto da consentire l’abbattimento dei costi e la diffusione dei microonde nella stragrande maggioranza delle case americane.

In Italia il microonde iniziò a diffondersi piuttosto tardi, anche per via di vari pregiudizi contro questa tecnologia.

COME FUNZIONA IL MICROONDE
Si tratta di un sistema che consente di cuocere il cibo tramite l’effetto riscaldante ottenuto dall’azione di campi elettromagnetici emessi nello spettro delle microonde.

Questo metodo di riscaldamento e cottura dei cibi è del tutto diverso rispetto a quello di un forno convenzionale. In un normale forno elettrico o a gas infatti il calore si trasmette per irraggiamento e per conduzione dagli strati più esterni a quelli più interni, con l’irraggiamento a microonde invece avviene che l’interno dei cibi ricchi di acqua si riscalda più velocemente rispetto allo strato esterno più secco e asciutto che, per questo motivo, assorbe meno radiazione a microonde.

Il meccanismo che consente alle microonde di “colpire” il cibo, modificandone le molecole, non si arresta nel momento in cui l’alimento viene estratto dal forno, ma la cottura continua per un tempo proporzionale alla grandezza e alla compattezza dell’alimento.
Ad esempio se si tratta di una bistecca di carne il tempo di riposo può raggiungere anche trenta minuti e solo dopo questo tempo la cottura potrà considerarsi terminata.

Per le attività di ristorazione come ristoranti, bar, strutture ricettive e così via, il forno a microonde può rappresentare un prezioso alleato.

I MODELLI PROFESSIONALI
Naturalmente i modelli professionali presentano caratteristiche diverse rispetto a quelli tradizionali a causa dell’utilizzo di particolari
materiali di recipienti e tipologie di cibi.
Per quanto riguarda i materiali dei recipienti devono essere particolarmente resistenti al calore e in grado di consentire il passaggio delle microonde senza alterarsi. Ecco perché i materiali più indicati sono la porcellana, la plastica dura, il vetro, la terracotta e la carta.
In merito alla tipologia dei cibi è bene sottolineare che ci sono alimenti adatti alla cottura al microonde ed altri no.
Ad esempio la verdura più adatta è quella di piccole dimensioni e con struttura tenera, come le carote, i peperoni, le patate, i piselli. Mentre è meglio evitare di utilizzare il forno a microonce nel caso di verdure a struttura fibrosa, come finocchi, sedano, cardi, forniscono risultati mediocri.
Per quanto riguarda la carne invece, la cottura con microonde tende a renderla più asciutta rispetto alla cottura tradizionale, perché il riscaldamento provoca una perdita maggiore di liquidi, ecco perché il pollame e la carne magra sono quelle che in genere si prestano meglio alla cottura a microonde.

Infine, un altro aspetto da tenere in considerazione è la disposizione del cibo all’interno del forno a microonde.
La cottura del microonde non è omogenea (il centro del forno e gli angoli sono zone meno colpite dalle onde), per questo è consigliabile disporre gli alimenti a forma di anello, girandoli di tanto in tanto.

Nello shop on line di Dina Forniture potrete scoprire diversi modelli di forni a microonde che variano in base a capacità, dimensioni e potenza.

Avete già scelto il vostro preferito?

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